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Certificati di malattia per lavoratori all'estero

Inserito il 20 novembre 2017 alle 01:28:00 da fimmg1957. IT - Professione


Come comportarsi in caso di malattia insorta mentre il lavoratore e'all'estero.

Certificato malattia 2018 rilasciato all’estero: i certificati medici e la malattia in Paesi Unione Europea e Convenzionati, quindi in paesi appartenenti alla Comunità Europea e paesi extra Ue per i quali sono state stabilite particolari convenzioni come: Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Turchia, Argentina, Bosnia-Erzegovina, Brasile, Jersey e Isole del Canale, Macedonia, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino, Stato di Serbia e Montenegro, Tunisia, Uruguay e Venezuela, il lavoratore che si ammala, è tenuto a presentarsi presso l’Istituzione estera per competenza, entro 3 giorni dall’inizio dell’inabilità, con la certificazione di malattia e la Tessera Europea Assicurazione Malattia. L’istituzione estera provvede poi a trasmettere all’INPS la documentazione medica acquisita, compresi gli esiti dei controlli eventualmente effettuati (INPS, msg. 3.12.2007, n. 28978 e msg. 1.8.2005, n. 27699).
Il certificato rilasciato dal medico o dalla struttura sanitaria è in tutto e per tutto equiparato a quello nazionale e deve essere inviato senza necessità di traduzioni o legalizzazioni particolari, fatta eccezione dei casi espressamente esclusi dalla convenzione o accordo bilaterale.
Certificati Malattia nei Paesi Extra Ue: nei Paesi non appartenenti all’Unione Europea o in quelli in cui non siano state istituite particolari convenzioni o accordi, al lavoratore che si ammala durante un breve soggiorno, viene corrisposta l’indennità di malattia solo dopo che l’INPS riceve la certificazione originale, legalizzata a cura della locale rappresentanza diplomatica o consolare italiana. Generalmente, una volta accertata la veridicità dei certificati medici da parte dei medici incaricati dalle ambasciate e dai consolati, viene consegnata agli interessati la certificazione "originale" convalidata ovvero, in sostituzione di questa, altra certificazione da loro redatta direttamente in lingua italiana. Una volta rientrato in Italia, il lavoratore è tenuto a consegnare tutta la certificazione all’INPS.

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