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A rischio la rimborsabilita' di migliaia di farmaci |
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Inserito il 27 maggio 2016 alle 00:47:00 da fimmg1957. IT - Professione
In conseguenza di una delibera AIFA i cittadini potrebbero dover pagare migliaia di farmaci di larghissimo uso.
Incomprensibilmente antiscientifica e di gravita' inaudita una delibera AIFA, attualmente congelata per approfondimenti, che ammetterebbe alla rimborsabilita' solo uno dei farmaci compresi nel cosiddetto quarto livello ATC. Se vincesse la gara una ditta che produce ramipril i medici potrebbero prescrivere solo ramipril e dovrebbero motivare eventuali scelte diverse. Tutto cio' in spregio della continuita' delle terapie gia' in atto. Magari l' anno successivo la gara potrebe essere vinta da una ditta che produce enalapril e la giostra ricomincerebbe, ma a bordo ci sarebbero milioni di pazienti, non bambini gioiosi. Una posizione simile a quella esistente in alcuni paesi ove vigono sistemi basati sulle assicurazioni e ove non esiste un sistema sanitario universale. Lo stesso sistema di quello vigente in molte regioni per i farmaci in distribuzione per conto ove il medico per poter prescrivere un farmaco diverso rispetto a quello vincitore della gara regionale deve prima attendere che si verifichi un evento avverso e poi segnalarlo mediante il sistema consueto di farmacovigilanza, fatti salvi pochissimi farmaci quali ciclosporina o levetiracetam a finestra terapeutica ultraridotta. Un incomprensibile aggravio delle gia' insopportabili incombenze burocratiche per i medici, che dovrebbero giustificare ogni scelta terapeutica diversa da quella del farmaco vincitore della gara di fornitura. Tutto questo nel tempo in cui si innalzano alti peana a favore della personalizzazione della cura. Altro che personalizzazione, rancio per tutti e via. Si tratta di un atto scientificamente assurdo e di pura sublimazione burocratica, irrispettoso dei pazienti che dovrebbero subire un problema prima di poter ottenere la prescrizione del farmaco appropriato. Un provvedimento che mortifica la professionalita' dei medici e smentisce decenni di ricerca scientifica. La FIMMG nazionale ha giustamente reagito con tempestivita' e con la fermezza necessaria alla gravita' del caso. Se una tale politica venisse davvero portata avanti saremmo di fronte all' applicazione della volonta' di voler ridurre i medici a dei meri esecutori, privandoli di ogni autonomia decisionale, schiacciandoli con ulteriori incombenze burocratiche dal chiaro effetto intimidatorio e dissuasivo. Non si spiegherebbe in altro modo la decisione del voler introdurre il farmaco unico e voler far pagare gli altri della stessa sottoclasse ATC. Qualora si volesse perseguire un ulteriore risparmio dopo quelli imposti con note , riduzioni coatte di prezzo, politiche del confessionale per intimidire i medici, sarebbe sufficiente stabilire un prezzo di riferimento per il quarto livello ATC e chiedere alle aziende produttrici di uniformarsi ad esso ovvero lasciare che la differenza sia a carico del cittadino. E' davvero difficile comprendere come l'AIFA abbia adottato una delibera cosi scientificamente infondata e dalle applicazioni tanto incredibili da risultare comiche se non fossero tragiche. Contro queste politiche e' necessario sostenere con forza la FIMMG in una battaglia a favore dei diritti dei pazienti e per preservare l'autonomia clinico-decisionale e la dignita' dei medici.
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