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Meningite: rallentano le richieste di vaccinazione in Toscana

Inserito il 26 marzo 2016 alle 12:18:00 da fimmg1957. IT - Professione


E' in atto un rallentamento della richiesta di vaccinazione contro il meningococco con problemi di copertura della popolazione dal batterio e sprechi economici.

Le vaccinazioni per il meningococco C stanno attraversando un momento di stanca, che spinge la Asl della Toscana centrale a fare un appello ai cittadini: «Presentatevi a prendere il farmaco, ci sono ancora tanti posti liberi». Da mesi ormai l'adesione alla campagna regionale risente dei casi, quando ne avviene uno, in particolar modo mortale, le richieste aumentano. E il picco c'è stato a metà febbraio quando l'assessore alla Sanità Stefania Saccardi è andata a Roma a chiedere l'aiuto economico del ministero per far fronte alle vaccinazioni. Adesso, anche se è di questi giorni la notizia di due nuovi casi di infezione da meningococco, a Firenze e a Empoli, le richieste sono scese. Basta vedere i dati sui vaccini fatti nell'area fiorentina nei primi tre mesi dell'anno per avere un'idea di quanto sta succedendo. Sia tra le persone tra 11 e 20 anni che tra quelle di età superiore, a gennaio a Firenze sono stati fatti circa 9mila vaccini contro il meningococco C. A febbraio il dato è salito a 68mila e a marzo si va verso un calo evidente, ieri infatti le dosi utilizzate erano circa 23mila. È vero che adesso i medici di famiglia partecipano in massa alla campagna, cosa che non avveniva all'inizio dell'anno, ma dalla Asl spiegano che comunque, proprio perché la domanda era stata altissima, sono pochi i vaccini consegnati ogni settimana a ciascun professionista, circa una ventina. E quindi il calo di lavoro delle strutture Asl non è dovuto tutto ad un aumento della partecipazione dei medici di famiglia. Il rallentamento della campagna comporta problemi di copertura della popolazione dal batterio, prima di tutto. In più le Asl si trovano improvvisamente con dei servizi sovra dimensionati, cosa che genera sprechi. In questo momento l'appuntamento per il vaccino si prende in pochi giorni, del resto ci sono tanti ambulatori aperti dove si presentano pochi pazienti. In cinque strutture pistoiesi, ad esempio, c'è disponibilità di 1.450 appuntamenti per fare l'iniezioni ma i posti occupati al momento sono appena 33. A Prato va meglio ma siamo lontani da una situazione soddisfacente: su una ventina di ambulatori che offrono 2mila posti, quelli prenotati sono meno di 500. A Firenze invece l'offerta attiva al momento è di circa 50mila iniezioni e quelle già fissate sono 30mila. Si tratta di un'occupazione del 60% e c'è quindi ancora posto per i cittadini che vogliono fare l'iniezione che previene le infezioni da meningococco C che da gennaio 2015 sono state 45.

I casi sono segnalati in una zona relativamente ristretta che comprende Empoli, Firenze, Prato e Pistoia. Questi i dati pubblicati oggi su Eurosurveillance che descrivono l’emergenza meningite verificatasi in Toscana da gennaio 2015 a marzo 2016: sono stati segnalati 45 casi, 10 dei quali sono stati fatali. Il numero di casi osservati è risultato più elevato soprattutto nelle fasce d’età più avanzate, che sono quelle in cui non viene effettuata la vaccinazione. Non si sono verificati casi secondari grazie alla pronta somministrazione della antibiotico-profilassi dei contatti dei casi.



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