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Marinoni risponde alle provocazioni politiche lombarde sui MMG

Inserito il 20 novembre 2015 alle 15:14:00 da fimmg1957. IT - Professione


Il vicepresidente dell'ordine dei medici dinBergamo risponde duramente ad alcuni politici regionali lombardi che avevano affermato di aver disegnato un sistema sanitario che poteva fare a meno dei MMG.

Marinoni (Omceo Bergamo): la riforma sanitaria in Lombardia non può fare a meno dei medici ma può tranquillamente fare a meno di qualche politico e di qualche tecnocrate regionale.
venerdì 20 novembre 2015 11.17 - Notizie
Di seguito il testo della lettera inviata dal vice presidente dell’Omceo di Bergamo al direttore de “L’Eco di Bergamo” in riferimento alla polemica sollevata da consiglieri regionali sul ruolo dei medici di famiglia nella riforma sanitaria lombarda.

Egregio Direttore,

su L’Eco di Bergamo del 18.11.2015 è riportato il resoconto delle dichiarazioni dei consiglieri regionali Fabio Rizzi e Angelo Capelli, rilasciate nel corso della riunione illustrativa della Riforma sanitaria lombarda di lunedì scorso. L’Ordine dei Medici non era presente in quanto non invitato.

Il nodo segnalato come problematico è stato quello del rapporto tra medicina ospedaliera e medicina del territorio.

E’ stato detto “se tutto funziona come a Bergamo, problemi non ce ne sono”.

Siamo assolutamente certi dell’eccellenza bergamasca, ma se il sistema delle cure primarie a Bergamo ha raggiunto, a detta degli intervenuti, livelli soddisfacenti con le regole attuali, questo è presumibile sia avvenuto anche nel resto della Lombardia. Non vi sono pertanto motivi di imporre cambiamenti preconfezionati, stabiliti dalla politica e dalla tecnocrazia regionale, senza dare concreto ascolto alla professione, consultata in modo ripetuto ma solamente formale.

Resta da comprendere se analoghe siano le consultazioni con i cittadini.

Certo non è gratificante per i medici di famiglia bergamaschi sentirsi dire “abbiamo disegnato un meccanismo istituzionale che può fare a meno di loro dal momento che non possiamo obbligarli”, e questo proprio quando gli ambulatori sono affollati per l’elevata morbilità, per la campagna vaccinale antinfluenzale in corso, per l’impegnativa gestione della cronicità nell’ambito della sperimentazione Creg, voluta da Regione Lombardia, ma in concreto realizzata e modificata, per renderla possibile, grazie all’impegno della professione e il sostegno dell’Ordine.

Se poi si legge la recente delibera regionale sulla gestione della cronicità nei Pot (ennesima sigla per il Presidio ospedaliero territoriale) qualche dubbio che si voglia creare un’alternativa ai risultati che i medici di famiglia stanno ottenendo, e affidare le risorse ad erogatori privati, indubbiamente viene: e qui il rapporto di fiducia che lega il cittadino al suo medico qualche fastidio lo può dare.

Come è stato detto, i meccanismi istituzionali possono fare a meno dei medici, ma noi siamo convinti che si possa fare a meno anche di qualche politico e di qualche tecnocrate regionale.

Guido Marinoni (vice presidente Ordine dei Medici di Bergamo)

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