Il solo scarto dalle medie prescrittive non basta a far condannare medico e farmacista cui si contesta di avere erogato impropriamente farmaci a carico Ssn.
La condanna per iperprescrizione può arrivare solo per la parte di danno provato e imputabile a colpa grave. che si configura solo se il sanitario ha mostrato particolari negligenza, imprudenza o imperizia in funzione del tipo di attività richiesta nel suo settore di pubblica amministrazione. Lo afferma la Corte dei conti d'appello siciliana con sentenza 61/15 del 2 marzo. La Corte dei Conti siciliana, cui erano state segnalate delle irregolarità, ha assolto, in primo grado, i sanitari contestando alla procura che per provare l'iperprescrizione non si deve ragionare sugli scostamenti statistici valutati in astratto, sulla base delle differenze con le medie prescrittive dei colleghi mmg dello stesso distretto, e in appello ha condannato solo gli autori ed erogatori delle 140 ricette emesse a pazienti che avevano negato di averle chieste o acquistate. La sentenza siciliana conferma l'orientamento della Corte dei Conti lombarda che nel 2010 ridimensionò il caso dei 564 medici accusati di iperprescrizione.