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Consulenti lavoro: niente sanzioni per i professionisti senza POS

Inserito il 30 maggio 2014 alle 22:04:00 da fimmg1957. IT - Professione


La mancata installazione del terminale Pos non produce un inadempimento sanzionabile per il proifessionista.

Dal prossimo 30 giugno scatta la norma che obbliga i professionisti italiani ad avere in studio il terminale Pos: i clienti privati, secondo la legge 221/2012, potranno infatti pagare fatture superiori a 30 euro attraverso moneta elettronica. Tuttavia, «la mancata installazione del terminale Pos non produce un inadempimento sanzionabile» affermano i consulenti del lavoro in una circolare. Di conseguenza, osservano i consulenti, «non c'è nessun obbligo di installazione del Pos a carico dei professionisti». La novità interessa milioni di studi professionali in Italia, dai medici agli architetti, dagli ingegneri ai commercialisti, ai notai.

«Il provvedimento che in un primo momento sembrava ampliare l'utilizzo degli strumenti di pagamento elettronici» esclude di fatto la carte di credito e «introduce solamente inutili adempimenti a danno dei professionisti, incremento dei costi per gli studi professionali e benefici solo a favore degli Istituti di Credito»


affermano i consulenti del lavoro, calcolando che in pratica per i costi di installazione e di canone dei terminali, «gli Istituti di Credito guadagneranno il 17,2 per cento sulle attività professionali per un obbligo imposto dalla legge». A vedersi ampliate le modalità di pagamento sono i clienti non imprenditori (quindi non in possesso di partita iva) degli studi professionali,

Tuttavia, la norma prevede che si possa richiedere di effettuare il pagamento con assegni o con bonifico oppure con carte di debito, ovvero bancomat) ma non attraverso la carta di credito. Il limite minimo di pagamento non può essere inferiore a 30 euro. «Da non trascurare - evidenziano ancora i consulenti - i limiti giornalieri e mensili posti dalla banche per l'utilizzo dei bancomat che di fatto impediscono i pagamenti superiori a poche centinaia di euro». Però, rilevano i consulenti del lavoro analizzando i contenuti del provvedimento e il successivo decreto, «la mancata installazione del Pos non produce un inadempimento sanzionabile né tantomeno una perdita del credito; bensì obbligherebbe il professionista ad attivare le misure di recupero del credito cosi come previste dalla normativa». Di conseguenza,«nessun obbligo di installazione del Pos è posto a carico dei professionisti».

Fonte: ANSA

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