L’agenzia europea avverte che i preparati a base di ferro devono essere somministrati esclusivamente in strutture dotate di rianimazione.
Il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell'Agenzia Europea dei Medicinali ha completato la revisione dei medicinali contenenti ferro per via endovenosa utilizzati per trattare la carenza di ferro e l’anemia associata a bassi livelli di ferro. Il CHMP ha concluso che i benefici di questi medicinali sono maggiori rispetto ai loro rischi, a condizione che siano adottate misure adeguate per ridurre al minimo il rischio di reazioni allergiche. L’agenzia europea avverte che i preparati a base di ferro devono essere somministrati esclusivamente in un contesto dotato di strutture di rianimazione, in modo che i pazienti che sviluppano una reazione allergica possano essere immediatamente trattati. Inoltre il Chmp ha bocciato la pratica corrente di somministrare preliminarmente al paziente una piccola dose di prova: non č affidabile per prevedere la risposta del paziente dopo la somministrazione di una dose completa.
Attenzione massima va prestata in gravidanza: in questa fase della vita le reazioni allergiche possono mettere a rischio sia la madre che il nascituro.
Fonte Newsletter n. 21/2013 a cura del Dip. Farmaco Azienda ASL 5 Pisa