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SIP: Prudenza con i generici nei bambini

Inserito il 09 maggio 2013 alle 23:02:00 da fimmg1957. IT - Professione


Cautela nella prescrizione dei farmaci generici ai bambini affinche' l'obiettivo del risparmio non prevalga su quello della sicurezza in una fascia di eta' delicata come l'infanzia.

Questo l'invito dei pediatri riuniti a Bologna per il 69esimo congresso nazionale della Sip.
"Il bambino - spiega Giovanni Corsello, presidente della Societa' italiana di pediatria - non e' un adulto in miniatura. La prescrizione dei farmaci in pediatria deve essere sempre il frutto di un percorso che integra efficacia e sicurezza in modo piu' stringente rispetto all'adulto, perche' occorre sempre tener conto non solo della tossicita' dei prodotto in quanto tale ma dei suoi possibili effetti negativi su un organismo diverso, sul piano dei recettori e delle vie metaboliche, e peculiare perche' in via di sviluppo". La cautela sui generici riguarda in particolare la questione del dosaggio. Nei farmaci equivalenti la legge consente uno scostamento nella concentrazione di principio attivo sino al 20% rispetto al farmaco di marca. "Una variabilita' - aggiunge Corsello - poco significativa nell'adulto, ma che nel bambino puo' essere causa da un lato di sovradosaggio o dall'altro di inefficacia della terapia". Non e' da sottovalutare inoltre, avvertono i pediatri, il problema degli edulcoranti e degli additivi, sostanze senza azione farmacologica che servono a garantire la stabilita' e la conservazione del farmaco. Nel generico questi ingredienti possono essere diversi rispetto a quelli utilizzati nel farmaco 'branded'. "Si tratta di sostanze - sottolinea Roberto Bernardini, presidente della Societa' italiana di allergologia e immunologia pediatrica - che possono dare luogo a reazioni orticarioidi, talvolta erroneamente imputate al principio attivo ma che in realta' derivano proprio dagli eccipienti".
Non sorprendono, quindi, i risultati del primo studio nazionale sulla percezione e l'utilizzo di generici da parte dei pediatri di famiglia, di recente pubblicato sulla rivista Health Policy. "Sebbene la conoscenza dei farmaci generici da parte dei pediatri italiani sia assolutamente soddisfacente, la loro prescrizione risulta essere limitata", spiega il professor Gian Vincenzo Zuccotti, direttore della clinica pediatrica dell'Ospedale Luigi Sacco di Milano. "Su 303 medici interpellati, circa il 70% dichiara di avere una conoscenza sufficiente o abbastanza buona e la maggioranza di essi ritiene sufficiente o buona la loro efficacia. Ciononostante solo il 13,5% dei pediatri tratta o ha trattato piu' del 50% dei pazienti con i generici, mentre il 48,8% tratta meno del 20% dei bambini con gli equivalenti".
Dal 69esimo congresso, dunque, i pediatri invocano "farmaci a misura di bambino" e accolgono con soddisfazione i dati del primo bilancio quinquennale sul Regolamento Europeo che ha imposto alle aziende farmaceutiche di testare i nuovi farmaci sulla popolazione pediatrica, da sempre esclusa dalla sperimentazione per motivi etici o per indirizzi industriali.

Fonte: AGI

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