L'alternativa al ticket saranno le tariffe sociali del privato?
La domanda sorge analizzando la lettura dei sistemi sanitari regionali di Liguria e Toscana presentata dal San Camillo di Forte dei Marmi al XVII Convegno nazionale dell’Associazione Italiana di Economia Sanitaria (AIES), intitolato "Riforme in sanità? Impatto e prospettive per il sistema e le aziende". La ricerca, condotta in collaborazione con la Bocconi di Milano e l’Università di Pisa, mostra come la riduzione dell’offerta sanitaria pubblica e l’introduzione dei ticket modificano la scelta dei cittadini ed evidenzia che l’introduzione di superticket sulla diagnostica ambulatoriale (e in futuro anche per la specialistica ambulatoriale) dirotta la domanda di prestazioni al privato senza pesare sulla spesa pubblica. L’indagine su un campione significativo di cittadini mostra che il 28% dei toscani sono pronti a pagare una tariffa privata anche maggiorata fino a 20 euro in alternativa a lunghe liste d’attesa. La ricerca apre uno scenario interessante per tariffe sociali leggermente superiori al ticket per soddisfare una buona fetta delle prestazioni ambulatoriali, specialmente sulla fascia di reddito dei non esenti.