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Nasce IDDN libreria molecolare italiana |
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Inserito il 03 maggio 2012 alle 01:50:00 da fimmg1957. IT - Professione
Duecentomila composti chimici riuniti in una maxi-libreria molecolare, la prima centralizzata in Italia.
Un'enorme biblioteca disponibile per chi opera nel settore farmaceutico. Il progetto si chiama Iddn, Italian Drug Discovery Network, e rappresenta, secondo i suoi promotori, un esempio di collaborazione pubblico-privata unico nel suo genere in Europa. A lanciarlo sono 4 aziende farmaceutiche italiane e due istituti di ricerca: Angelini, Dompe', Recordati e Rottapharm/Madaus, l'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano e l'Istituto italiano di tecnologia (Iit) di Genova. Il progetto della 'Collezione di composti chimici centralizzata', per la quale i 6 promotori hanno sottoscritto un accordo, nasce nell'ambito dell'iniziativa Italian Drug Discovery Network (Iddn) voluta dalle aziende e dagli istituti di ricerca partecipanti per favorire una piu' proficua interazione tra realta' private e pubbliche operanti nel settore farmaceutico e della ricerca scientifica. L'intento e' quello di unire capacita', conoscenze e risorse di tutti gli operatori e dare nuovo impulso all'innovazione nella cura delle patologie umane. La 'library' centralizzata e' costituita da circa 200 mila molecole di elevata qualita', assicurano aziende e istituti che le hanno selezionate congiuntamente. I composti verranno quindi utilizzati in test biologici finalizzati alla messa a punto di nuovi farmaci. Ciascuno dei promotori dell'iniziativa ha contribuito al progetto con le proprie eccellenze e competenze considerando gli importanti benefici che ne possono derivare per dare slancio e competitivita' alla ricerca farmaceutica italiana nel prossimo futuro. La scoperta di nuovi farmaci si basa infatti sulla possibilita' di effettuare lo screening del maggior numero possibile di molecole, al fine di determinarne tra l'altro le rispettive caratteristiche e potenzialita' terapeutiche. Il progetto mette a disposizione delle aziende e dei laboratori pubblici coinvolti una vasta e preziosa risorsa alla quale ciascuno di essi, per dimensioni, specializzazione e costi, non avrebbe potuto accedere singolarmente. Tra i possibili sviluppi futuri, i promotori dell'Iddn intendono organizzare attivita' comuni di tipo scientifico, informativo e formativo, nonche' ampliare le attivita' di ricerca condivise affinche' anche realta' di rilievo come l'Unione europea possano sostenere il progetto. La collezione centralizzata rappresenta un interessante esempio di 'open innovation' - cioe' la messa in comune, da parte delle imprese, di idee, conoscenze e risorse nelle aree pre-competitive per migliorare la sostenibilita' e promuovere l'innovazione - e conferma la capacita' dell'Italia nell'organizzare, avviare e gestire originali progetti competitivi, evidenziano ancora i promotori. Grazie alla condivisione di differenti know-how e alla possibilita' di fare sistema - conclude la nota - Angelini, Dompe', Ieo, Iit, Recordati e Rottapharm|Madaus sono convinti di amplificare le loro rispettive potenzialita', quindi di rafforzare l'efficacia del loro operato, a vantaggio del nostro Paese e di proporre a tutta la comunita' internazionale un originale modello di collaborazione.
Fonte: Sanità News 2/5/2012
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