Nonostante le Farmacie impiegahino molto tempo a spiegare ai loro clienti la differenza tra generici e branded sono tante le persone che rifiutano pregiudizialmente il farmaco generico.
È quanto emerge da un sondaggio effettuato nell’ultima settimana di novembre 2012 da Federfarma Milano su un campione di 300 farmacie private di Milano, Monza e Lodi su un totale di 950 farmacie private (in allegato una sintesi dei risultati), nel corso della quale i farmacisti hanno anche evidenziato come il tempo impiegato per spiegare ai cittadini le caratteristiche dei farmaci generici è sensibilmente aumentato da quando è divenuto obbligatorio per i medici specificare nelle ricette il principio attivo del farmaco, lasciando sostanzialmente alle persone la scelta tra griffato e generico.
La maggior parte dei farmacisti (il 72,8%) impiega tra i 2 ed i 4 minuti di tempo per informare il cittadino (un periodo di tempo ritenuto “considerevole per i ritmi di una farmacia”), e il 14,6% impiega più di 4 minuti. Il sondaggio tuttavia conferma anche una persistente diffidenza dei cittadini verso il farmaco generico: secondo la maggioranza dei farmacisti (l’84,5%) le persone che chiedono spontaneamente il generico non superano il 30%; mentre il 58,9% dei farmacisti dichiara di avere più del 50% dei clienti che tende a rifiutare a priori il generico.