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Emilia Romagna. Bagarre Fimmg-Regione su presunta disdetta Air

Inserito il 04 dicembre 2012 alle 15:11:00 da fimmg1957. IT - Sindacato


Scontro Regione-Fimmg in Emilia Romagna sull’ipotesi di un nuovo Air che superi quello del 2006 e 2011.

La scorsa settimana a seguito di un incontro tra i sindacati e l’assessore alla Politiche per la Salute, Carlo Lusenti, la Fimmg aveva diffuso una nota nella quale denunciava il tentativo di disdetta dell’Accordo integrativo regionale (Air) a causa della situazione di profonda crisi finanziaria del Servizio sanitario regionale per il quale si prevede un deficit di almeno 260 milioni di euro per il 2013. “Alla Medicina del Territorio, l’Assessore Lusenti ha, senza mezzi termini, richiesto il 34% dell’intero risparmio previsto per evitare il default, e cioè 90 milioni di euro; e sarà inoltre necessaria la stipula di un nuovo Air”, si legge nella nota del sindacato.

“Sono prive di fondamento le dichiarazioni rilasciate dalla Fimmg, secondo le quale la Regione avrebbe intenzione di tagliare 90 milioni di euro alla medicina convenzionata nel 2013. L’Emilia-Romagna ha investito nella medicina territoriale negli ultimi 5 anni più di ogni altra Regione utilizzando anche risorse del proprio bilancio regionale e realizzando un modello organizzativo e assistenziale che è diventato di riferimento sia per gli accordi nazionali tuttora in vigore che per il recente decreto Balduzzi". Questa la pronta replica dell’assessore Lusenti, che ha respinto le accuse rivoltegli.

“In realtà - ha continuato Lusenti - la proposta avanzata ai sindacati della medicina convenzionata è stata quella di ragionare su come la Regione ha intenzione di attivare la programmazione 2013, un anno difficilissimo per i tagli nazionali che, ricordo, per l’Emilia-Romagna ammontano a oltre 400 milioni rispetto al finanziamento 2012, ridotti a 260 grazie a risorse aggiuntive da bilancio regionale”.

Il contributo richiesto alla medicina territoriale “per fronteggiare la situazione” è quello di rendere congruente con l’accordo collettivo nazionale 2010 e con il decreto Balduzzi il sistema di risorse aggiuntive da erogare. “Non possiamo più retribuire la partecipazione ai Nuclei di cure primarie, come abbiamo fatto dal 2006 in avanti – ha detto Lusenti - poiché la pagheremmo due volte in quanto tale partecipazione è resa obbligatoria, e già retribuita, dagli accordi nazionali e dal decreto Balduzzi. Né possiamo più retribuire la partecipazione alla rete informatica Sole (Sanità on line, rete che mette in comunicazione professionisti e strutture, interamente finanziata dalla Regione) poiché anche questa partecipazione è resa obbligatoria e retribuita dalla normativa nazionale citata”.

“La nostra proposta – ha aggiunto l’assessore - prevede di riconvertire gran parte di queste risorse su obiettivi di qualità assistenziale al fine di migliorare il servizio reso ai cittadini e di rafforzare la capacità della medicina territoriale di reggere ai cambiamenti introdotti dalla ‘Spending review’ anche in relazione alla prevista riorganizzazione della rete ospedaliera. Intendiamo istituire un ‘Fondo regionale per il miglioramento della qualità assistenziale’ con particolare riferimento alla assistenza delle persone con patologie croniche e anziani “fragili” (cioè anziani con più patologie e a rischio di ospedalizzazione)”.
“Abbiamo illustrato nel dettaglio la nostra proposta durante l’incontro con tutti i sindacati della medicina convenzionata. Forse - ha concluso Lusenti - non siamo riusciti a farla pienamente comprendere al dottor Le Pera che si è assentato prima della conclusione dell’incontro”.

La risposta dell’assessore non ha però convinto la Fimmg, che, in una nuova nota, ha fatto sapere che “di fatto, disdetta o meno dell’Air 2011, lo stesso verrebbe svuotato completamente dei suoi contenuti normativi ed economici, e, soprattutto della sua valenza assistenziale”. Il sindacato ha inoltre reso nota una convocazione per una riunione del tavolo sindacale regionale con all’Ordine del Giorno : “inizio della trattativa per il nuovo Accordo Integrativo regionale”. “Alla convocazione prevista per il 4 dicembre – conclude la nota Fimmg – noi non saremo presenti; non possiamo e non vogliamo legittimare con la nostra presenza, anche interlocutoria, la decisione unilaterale e non condivisibile di rendere superato un accordo regionale liberamente sottoscritto”.


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