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Il Malpighi diventerà una casa della salute |
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Inserito il 26 novembre 2012 alle 11:58:00 da fimmg1957. IT - Professione
Il Sant'Orsola vende il Malpighi all'Ausl. Non sarà più un ospedale. Al suo posto una Casa della salute e strutture per anziani Hanau, tribunale dei malati: "In futuro i pazienti pagheranno per essere ricoverati"
DAL 2013, chiamatelo semplicemente Sant'Orsola. Perché tra pochi mesi, uno dei policlinici più importanti d'Italia cambierà faccia e nome. Il Malpighi, cioè il «Padiglione 1» di via Palagi, non sarà più un ospedale ma una Casa della salute, dotata di ambulatori, medici di famiglia e pediatri. Saranno tagliati oltre 100 posti letto ospedalieri e spariranno reparti e sale operatorie. Una boccata d'ossigeno per i conti della cittadella sanitaria, dovuta anche a un altro aspetto non meno importante: la nuova struttura sarà con tutta probabilità gestita dall'Ausl, che acquisterà il palazzone di sei piani oggi di proprietà dell'azienda ospedaliero universitaria. E le associazioni dei malati insorgono. Il progetto è stato illustrato durante l'ultima Conferenza territoriale sociale e sanitaria, presieduta da Giuliano Barigazzi, assessore provinciale alla Sanità. Vede d'accordo sia gli amministratori locali sia i vertici delle aziende sanitarie bolognesi. Il Malpighi, una struttura da sei piani e 25mila metri quadrati, oggi conta oltre 100 posti letto, due sale operatorie (urologia e oculistica), sei reparti (urologia, oculistica, nefrologia, radiologia e il centro senologico), il pronto soccorso oculistico e la medicina del lavoro.
Ma cambierà radicalmente. A partire proprio dai posti letto, che non saranno più ospedalieri: un intero piano del Palagi sarà dedicato alle Rsa, residenze sanitarie assistenziali.
Una sessantina di posti letto riservati soprattutto a persone non autosufficienti per la riabilitazione, che necessitano della presenza di pochi infermieri.
E poi gli ambulatori, con decine di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.
Il piano è quello di trasformare il Malpighi nella prima, vera Casa della salute di Bologna, la più grande. Un enorme poliambulatorio che, vista la vicinanza con il Sant'Orsola, potrà essere utilizzato per alleggerire i «codici bianchi» del vicino pronto soccorso e garantire assistenza territoriale e non ospedaliera. Per i reparti tagliati, assicurano dal policlinico, lo spazio non mancherà all'interno dell'area del Sant'Orsola, a partire dal nuovo padiglione di viale Ercolani che potrebbe ospitare alcune delle attività in «eccesso» del Palagi.
Alla direzione, l'idea di vendere tutto all'Ausl non dispiace.
«Nel complesso mi sembra un buon progetto - dice il direttore generale del Policlinico Sergio Venturi - ,soprattutto perché viene salvaguardata la destinazione d'uso del Palagi, viene mantenuta la sua natura sociosanitaria». I tempi di vendita potrebbero essere brevi, del resto l'idea della provincia è quella di realizzare il progetto entro il 2013. L'Ausl, in quanto ente pubblico, ha la priorità di acquisto del palazzo. Sul valore dell'immobile, servirà una perizia giurata e il nulla osta della Regione, che non dovrebbe essere contraria all'operazione.
Carlo Hanau, presidente del Tribunale della salute, attacca: «Un letto ospedaliero costa 300 euro al giorno,prevede la presenza di infermieri e medici ed è gratuito. Per le Rsa, invece, la spesa è di 100 euro al giorno,non c'è la presenza di medici e vengono impiegati pochissimi infermieri. E la spesa è compartecipata: paga per metà l'azienda sanitaria e per metà il cittadino. Una doppia fregatura: meno servizi, più costi».
Fonte: La Repubblica Bologna
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