Vai a FimmgPisa
Garante privacy: certificati online legalmente più deboli di quelli cartacei

Categoria : Professione
Data : 03 luglio 2014
Autore : fimmg1957

Intestazione :

Oggi il certificato di malattia online non ha il valore dei certificati cartacei di qualche tempo fa.



Testo :

Username e password per accedere al sistema informatico Sogei sono credenziali deboli. Ad avvalorare le osservazioni espresse da Giancarmine Russo medico di famiglia e Chiara Rabbito esperto di privacy della Società italiana di Telemedicina in un position paper del 5 marzo scorso è il vicepresidente dell’Autorità Garante della Riservatezza Augusta Iannini. «Nei certificati telematici per l’invalidità e per la malattia all’Inps i medici segnalano che quando -anziché con carta nazionale dei servizi o carta d’identità elettronica - l’accesso avviene con username e password, i certificati compilati, non contenendo firma elettronica, non hanno il valore dei precedenti certificati cartacei; ci vorrebbe l’uso di token o smart card. Non mi risulta che fin qui il Garante abbia attestato la criticità di questo metodo di identificazione, ma per quanto mi riguarda con quelle credenziali –spiega Iannini al 4° Congresso Sit a Milano- non è possibile ricondurre la certificazione all’identità del professionista che l’ha prodotta».
«Iannini recepisce le nostre istanze – dice Russo, segretario Sit – da tempo la medicina generale in Italia chiede la firma digitale (risultato di due chiavi cifrate alfanumeriche una immessa dal sistema e l’altra dal medico utente, ndr). A tutt’oggi nella maggioranza delle regioni non si usa la tessera sanitaria per autenticarsi, che darebbe credenziali “forti” d’accesso, ma si usano username e password benché il regime transitorio sia finito con il 31/12/2010, quattro anni fa!»
«Circa 19 mila mmg su 45 mila dispongono di firma digitale – continua Russo – ma per alcuni è solo potenziale perché non sono state date loro le specifiche per l’autenticazione al sistema, e se pensiamo che username e password vengono utilizzate in alcune realtà anche per la ricetta elettronica, è necessario un intervento che colmi le falle del sistema». Della necessità di un investimento in Ict parla Gianfranco Gensini presidente Sit: «Non è possibile una convenzione di medicina generale a isorisorse poiché occorre mettere le cure primarie in condizione di trattare pazienti complessi. A monte della trattativa, al Patto salute, si dovrà prevedere un piano industriale da discutere tra regioni. Quando al medico di famiglia si chiede di fare certe cose bisogna indicare il tipo d’impegno richiesto. La telemedicina se ben progettata con modelli utilizzati a livello regionale e interregionale su larga scala può garantire risparmi, ad esempio può consentire di monitorare sul territorio con personale professionalizzato pochi casi, e di seguire gli altri con apparecchi di tele monitoraggio con risultati compatibili e meccanismi di allerta più efficaci.» Al Forum Risk Management di novembre, auspicando che la trattativa sulla convenzione dei mmg sia a uno stato più avanzato, Sit proporrà «un’iniziativa pilota su grandi numeri agli stakeholders delle cure primarie».

Fonte: M. Miserendino Doctornews



STAMPACHIUDI
info@fimmgpisa.org | FimmgPisa
© FIMMG-Pisa 2025 FIMMG Pisa
stampato il 04/05/2025 alle ore 12:16:48