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OMS e Società Scientifiche : nessun legame tra vaccini ed autismo

Categoria : Professione
Data : 25 marzo 2014
Autore : fimmg1957

Intestazione :

Non c'è un legame tra vaccini e autismo: questa la posizione dell'Oragnaizzazione mondiale della Sanità e della Società Italiana di Pediatria e di Igiene.



Testo :

La ''paura'' di una correlazione tra il vaccino trivalente non obbligatorio contro morbillo, parotite e rosolia (Mpr) e l'insorgenza dell'autismo è ''assolutamente immotivata''. E' questa la posizione espressa dal presidente della Spcietà italiana di pediatria (Sip), Giovanni Corsello, dopo l'indagine avviata dalla procura di Trani, a seguito della denuncia di una famiglia, per accertare se vi sia un nesso di causalità tra la vaccinazione e l'insorgenza di questa malattia. ''Non c'è alcuna prova scientifica che metta in correlazione autismo e vaccinazioni. Studi sono stati fatti e altri studi sono in corso - spiega Corsello - e non hanno evidenziato alcun legame''. Al contrario, sottolinea, ''il fatto che alcuni diano come acquisita una correlazione che scientificamente non è provata rischia di ridurre le copertura vaccinali, con il pericolo concreto che possano riemergere malattie gravi ad oggi quasi scomparse''. Proprio tali paure, denuncia il presidente Sip, ''negli ultimi due anni hanno portato ad una riduzione della copertura vaccinale per il morbillo, e questo ci preoccupa poichè, se la copertura scende sotto il livello del 90-95% della popolazione, aumenta il pericolo di epidemie''. Ma il pericolo ulteriore è che, ''per un effetto di 'trascinamento' - avverte l'esperto - vengano penalizzate tutte le vaccinazioni, dimenticando che oggi queste rappresentano invece uno strumento di prevenzione insostituibile''. Il consiglio ai genitori è, dunque, di ''continuare a vaccinare i propri bambini con assoluta tranquillità''. Fondamentale tuttavia, rileva Corsello, è che il ministero della Salute ''dia un messaggio chiaro anche ai Tribunali, sul fatto che tale correlazione non è provata''. Proprio per informare l'opinione pubblica, ha quindi annunciato Corsello, ''insieme alla Società italiana di Igiene ed alla Federazione pediatri Fimp, avvieremo una campagna di sensibilizzazione sulle vaccinazioni, che partirà a breve, attraverso i nostri siti e la stampa nazionale, e chiederemo al ministero della Salute di essere partner nella campagna''.

L'assenza di qualsiasi legame tra vaccini e autismo è stata espressa nel settembre 2013, anche dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in un vademecum pubblicato sul suo sito, «I dati epidemiologici disponibili non mostrano nessuna evidenza di correlazione tra il vaccino trivalente per morbillo, rosolia e parotite e l'autismo, e lo stesso vale per ogni altro vaccino infantile - sottolinea l'Oms-. Studi commissionati dall'Oms hanno inoltre escluso ogni associazione con gli adiuvanti al mercurio usati in alcune formulazioni». A suggerire un legame furono alcuni studi pubblicati dal medico inglese Andrew Wakefield nel 1998 su riviste come Lancet e il British Medical Journal, che indagini successive hanno dimostrato essere falsi, tanto da meritare il 'ritiro ufficiale da parte degli organi scientifici.

«Non può esserci una via giudiziaria, ma solo scientifica», dice Antonio Ferro, membro del board vaccini della Società italiana di igiene e responsabile del sito vaccinarsi. org. «Il ministero deve avere a disposizione una lista di esperti con curriculum specifico sulle vaccinazioni che possano aiutare la magistratura nel giudizio su eventuali nessi di causalità. È quasi drammatico che, in molte sentenze, il tecnico nominato dal giudice fosse una persona con nessuna esperienza e curriculum legato ai vaccini».
Non è un caso che nella zona di Rimini ci sia l'8 per cento di opposizioni alla vaccinazione, come non lo è che in Inghilterra le teorie di Wakefield abbiano abbassato di 5 punti percentuali la copertura vaccinale con conseguente aumento di encefaliti da morbillo. «Esiste un sempre più diffuso feeling anti vaccinale nel nostro Paese e i bambini rischiano di ammalarsi», ha scritto di recente in un editoriale sulla rivista dell'Istituto superiore di sanità Giovanni Rezza, responsabile delle malattie infettive dell'Iss.
Casi come quello di Trani contribuiscono a rendere ancora più complicata la situazione. «Notizie del genere creano allarme e spingono la gente a non vaccinare i figli, che è un errore - spiega Silvio Garattini, farmacologo del Mario Negri di Milano -

Fonte: ANSA



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