 Napoli: La Asl Na 2, blocca il convenzionamento a 65 anni, scatta la diffida
Categoria : Professione
Data : 27 luglio 2012
Autore : fimmg1957
Intestazione :
Stop della Asl Napoli 2 nord alle convenzioni dei medici di famiglia al compimento del 65 anno di età.
Testo :
La direzione generale dell’azienda sanitaria avrebbe già messo nero su bianco una delibera ad hoc. Immediata la risposta dei sindacati di categoria. In prima fila la Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) che, in una diffida ufficiale chiede di essere convocata ad horas dall’azienda sanitaria e chiarisce i termini di legge della questione. La possibilità di revocare l’incarico al compimento dei 65 anni per i predetti medici – scrive il sindacato – sarebbe esclusiva conseguenza delle determinazioni di una Commissione nazionale istituita con decreto del Ministero della Salute. Commissione che, a tutt’oggi, non è mai stata convocata. Peraltro la proroga degli incarichi persiste in tutti gli accordi collettivi di lavoro dal 1996 ad oggi. “In particolare il medico convenzionato – avverte il segretario provinciale della Fimmg Luigi Sparano – al compimento dei 65 anni, a meno che non manifesti la volontà di cessare il rapporto di convenzione non è tenuto ad alcuna comunicazione nei confronti dell’Azienda per beneficiare della proroga. Tra l’altro la permanenza dei medici in azienda oltre a risultare garanzia di continuità e stabilità assistenziale nei confronti dei cittadini è anche fonte di risparmio. In base all’accordo di lavoro, infatti, (all’articolo 59 dell’accordo collettivo nazionale) la quota per singolo assistito per nuovi incarichi di assistenza primaria ammonta a 13,46 €, tutti a carico della stessa azienda sanitaria”. “La ratio di tale norma è ispirata proprio dall’impossibilità di parte pubblica di provvedere al finanziamento necessario per consentite il pensionamento – conclude Silvestro Scotti dirigente nazionale della Fimmg – un nodo affrontato anche dal regolamento previdenziale dell’Enpam (recentemente approvato) che prevede una penalità per i medici che non avessero raggiunto i minimi di versamento che saranno progressivamente spostati fino al 68° anno d’età garantendo un incremento della redditività previdenziale nel regime di proroga tra i 65 e 70 anni”.
|