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Le norme regionali sui trasporti sanitari devono essere modificate

Categoria : Professione
Data : 14 gennaio 2023
Autore : fimmg1957

Intestazione :

Trasporti sanitari: le nuove norme regionali sono limitanti e discriminatorie, devono essere modificate al più presto.



Testo :

Le nuove norme sulla prescrizione dei trasporti sanitari decise dalla Regione stanno creando forti ostacoli ai pazienti non deambulanti, specialmente a quelli soli e senza rete familiare, in quanto prevedono che le prescrizioni possano avvenire solo in forma telematica. Moltissimi anziani, che sono i cittadini che più spesso necessitano del trasporto sanitario, non hanno il computer, internet e non accedono alla casella di posta elettronica e sono pertanto costretti a rivolgersi a terzi per avere la prescrizione telematica del medico, con gravi disagi e dubbi profili di legittimità per la costrizione a dover rivelare la propria condizione di salute che rende più penosa la percezione della mancanza di autonomia e ne aggrava la condizione psicologica. Sono giunte anche all’Ordine dei Medici di Pisa numerose proteste da parte di cittadini in merito alle difficoltà che sono costretti ad affrontare per poter fruire della prestazione. Viene segnalata infatti una forte riduzione dei trasporti sanitari a carico del SSR. Questo non è dovuto certo ad un cambio delle prescrizioni da parte del medico di medicina generale quanto alle difficoltà ad usufruire delle prescrizioni telematiche fatte dal medico, proprio per le barriere menzionate. Inoltre si registra un ritardo da parte delle strutture sanitarie nell’attuare quanto prevede la normativa regionale che identifica nelle strutture sanitarie pubbliche e accreditate i prescrittori di trasporti sanitari ripetuti per effettuare cicli di visite o terapie, come ad esempio per la dialisi. A fronte di tali bisogni il medico di medicina generale, che può prescrivere solo “primi trasporti singoli”, non può che informare l’assistito di rivolgersi alle strutture che devono effettuare i cicli di prestazioni diagnostiche o terapeutiche per ottenere le prescrizioni dei relativi trasporti, con ulteriori difficoltà per i cittadini. Inaccettabile poi la ventilata pretesa che le residuali richieste di trasporto redatte a mano dal medico, a seguito di una visita domiciliare o di un malfunzionamento del sistema infotelematico, debbano essere segnalate da parte dello stesso prescrittore affinché siano preventivamente autorizzate dalle direzioni delle varie zone. Le nuove norme sui trasporti sanitari si sono rivelate discriminatorie e limitative per i cittadini, specialmente per i più fragili, pertanto occorre un radicale ripensamento della materia che parta da un confronto preliminare con tutti i soggetti interessati al fine di garantire le prestazioni con percorsi semplici e fruibili da tutti coloro che ne hanno bisogno e diritto. Già in ottobre avevamo messo in guardia sugli effetti potenzialmente distorsivi delle nuove norme sui trasporti sanitari, purtroppo siamo stati inascoltati e questi sono i risultati. Lo strumento infotelematico deve rappresentare una possibilità in più, non diventare l’ unica modalità di accesso ai servizi .

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stampato il 02/05/2025 alle ore 05:50:20