Cala la spesa sanitaria in Italia nel 2011.

Le uscite complessive hanno raggiunto i 112 miliardi, inferiori di oltre 2,9 miliardi al dato previsto per l'anno". E' quanto emerge dal Rapporto 2012 della Corte dei Conti sul coordinamento della finanza pubblica, presentato al Parlamento.

La spesa riduce la sua incidenza in termini di Pil, che passa dal 7,3% del 2010 al 7,1% del 2011. Nell'anno si riducono di un ulteriore 28% le perdite prodotte dal sistema (e che devono essere in ogni caso coperte dalle amministrazioni regionali). "Un risultato - si legge nel Rapporto - frutto, soprattutto, della riduzione dei costi registrata in alcune regioni in piano di rientro".

Pressoché invariato l'importo relativo alle prestazioni da produttori 'non market' (assistenza ospedaliera e altri servizi sanitari offerti direttamente dagli operatori pubblici), è la spesa per l'assistenza in convenzione a registrare una flessione dell'1,8%. Nella gestione diretta (non market) la spesa per il personale dipendente è diminuita del 2,4%. "Un valore - spiega la Corte dei conti - che deve essere letto tuttavia considerando l'incidenza sull'esercizio 2010 degli oneri per arretrati per circa 530 milioni. Al netto di tali oneri si conferma una riduzione, ma di un solo punto percentuale".