Ferma restando la preclusione della conversione del contratto, un risarcimento del danno a seguito dell'abuso dei contratti a termine da parte della PA, da quantificare dalle 2,5 alle 12 mensilità.
La Corte di cassazione a Sezioni Unite, nel suo massimo Consesso, il 14 marzo è intervenuta sul tema dell'abuso del contratto a termine da parte dell’Azienda ospedaliera San Martino di Genova nella causa Marrosu-Sardino. I giudici hanno statuito, ferma restando la preclusione della conversione del contratto, un risarcimento del danno a seguito dell'abuso dei contratti a termine da parte della Pa, da quantificare secondo ex art. 32 legge 183/2010 dalle 2,5 alle 12 mensilità.
La sentenza puo´avere un impatto devastante sulle casse pubbliche.
La questione non appare definitivamente conclusa, in quanto si puo´configurare una violazione del principio di equivalenza nella quantificazione del risarcimento del danno per utilizzo abusivo dei contratti a termine: dalle 2.5 alle 12 mensilità in quanto nel settore privato vi è la conversione del contratto più il risarcimento del danno dalle 2.5 alle 12 mensilità.