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Dabigatran: è necessario dosarne i livelli plasmatici?

Inserito il 25 luglio 2014 alle 21:59:00 da fimmg1957. IT - Clinica


Un articolo, pubblicato SUL BMJ, evidenzia possimili diminuzioni degli eventi emorragici in corso di terapia con dabigatran se ne si monitorassero i livelli plasmatici o l'attività anticoagulante con il test Hemoclot.

L'anticoagulante orale dabigatran è stato approvato sia in USA che in Europa, con differenti dosaggi e raccomandazioni d'uso, senza particolari indicazioni circa la necessità di monitorarne l'effetto antitrombotico e/o i livelli plasmatici, in quanto dabigatran presenterebbe un rischio emorragico non diverso dal quello del warfarin. L'esperienza sul campo ha destato preoccupazioni circa il rischio emorragico nei pazienti trattati con dabigatran. Un rapporto nel 2011 segnalava 542 morti e 2367 eventi emorragici con dabigatran, 72 decessi con warfarin (1).

I dati derivanti dall'analisi dei campioni ematici prelevati dai pazienti trattati con dabigatran, secondo uno studio interno alla ditta, mostravano che il monitoraggio dell'attività potrebbe consentire di ridurre il rischio emorragico di circa il 40% e di ottimizzare il rapporto rischio beneficio.

Il dabigatran, in base ad alcuni dati, sembra avere una variabilità molto elevata nei livelli plasmatici tra una dose e l'altra, con variazioni anche di 5 volte secondo alcuni mentre, secondo altri, di 2-3 volte. In base ai risultati di alcuni studi, i livelli plasmatici di dabigatran non dovrebbero eccedere i 200 ng/mL, pena un aumento sensibile del rischio emorragico. Questo limite può essere particolarmente critico, specialmente nei pazienti molto anziani. EMA raccomanda infatti una selezione dei pazienti ed un monitoraggio della funzione renale. I dati di vendita mostrano infatti che il 45% dei pazienti trattati con dabigatran hanno più di 75 anni e il 30% più di 79 anni.

La polemica riguarda la tardiva e parziale pubblicazione di questi dati e la loro presunta mancata, tempestiva comunicazione alle Autorità regolatorie.

Portavoci della ditta produttrice hanno tuttavia affermato che gli stessi autori dello studio interno hanno voluto rivalutare i loro risultati e che il modello non è sufficientemente affidabile per formulare raccomandazioni circa l'utilità di monitorare i livelli plasmatici del farmaco e l'attività anticoagulante in relazione alla possibilità di poter prevedere, con affidabilità, gli eventi. Per questi motivi questi risultati non sarebbero stati condivisi con le Autorità regolatorie.

Il test proposto per monitorare gli effetti di dabigatran è l'Hemoclot (tempo di trombina diluita HYPHEN BioMed, Francia).
Il campione viene diluito in soluzione di NaCl (0,15 moli/l) ed addizionato di trombina umana altamente purificata, in concentrazioni costanti, fino all’inizio della coagulazione. La diluizione del campione previene di ottenere una sensibilità esagerata della risposta del test, come avviene col saggio del tempo di trombina standard (TT).
Tale test è stato dichiarato nel 2012, durante un meeting di EMA, come "test in corso di sviluppo" e non diffusamente disponibile nei laboratori UE mentre nello stesso anno il test è stato dichiarato, da parte di ricercatori dipendenti della ditta, idoneo a fornire risultati precisi e coerenti (2).
In particolare il test di precisione totale per il dabigatran ha presentato un coefficiente di variazione pari a 4,7-12,0%, e quindi inferiore al 15%, limite di accettabilità per la validazione di metodiche bioanalitiche per studi di farmacocinetica. I test di precisione intra-saggio e inter-saggio hanno prodotto coefficienti di variazione, rispettivamente pari a 1,2-3,1% e 4,0-10%. L’accuratezza è stata misurata a tre diverse concentrazioni di dabigatran con deviazioni dalla concentrazione della soluzione campione da -20,7% (100 nmol/l; 47,15 ng/ml) a 5,6% (1500 nmol/l; 707,3 ng/ml). La robustezza del metodo è stata determinata attraverso l’analisi di campioni identici di dabigatran in due laboratori indipendenti dove è stato individuato un bias medio pari a 6,6% nei tempi di coagulazione.


Fonte

D. Cohen: Dabigatran: how the drug company withheld important analyses. BMJ 2014; 349

L'articolo sul BMJ:

http://www.bmj.com/content/349/bmj.g4670

Riferimenti bibliografici

1) Moore TJ, Cohen MR, Furberg CD. Anticoagulants the leading reported drug risk in 2012. QuarterWatch2012 Quarter 4. http://www.ismp.org/quarterwatch/pdfs/2011Q4.pdf

2) Stangier J, Feuring M. Using the HEMOCLOT direct thrombin inhibitor assay to determine plasma concentrations of dabigatran. Blood Coagul Fibrinolysis. 2012;23:138-43

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