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Brescia: vaccinazione antinfluenzale non più dal medico di famiglia

Inserito il 08 ottobre 2012 alle 14:43:00 da fimmg1957. IT - Professione


Le vaccinazioni antinfluenzali gratuite non verranno più effettuate nell'ambulatorio del medico di famiglia.

Dopo 12 anni di collaborazione con i medici di medicina generale, l'Asl ha deciso di effettuare le vaccinazioni gratuite agli ultrasessantacinquenni e a tutte le categorie a rischio avvalendosi di medici interni. E in sedi che verranno pubblicizzate nei prossimi giorni, in ogni caso prima dell'avvio della campagna antinfluenzale prevista per il 5 novembre. I medici di medicina generale, tuttavia, continueranno a garantire gratuitamente le vaccinazioni a domicilio alle persone in assistenza domiciliare integrata e programmata e a coloro che hanno difficoltà a camminare e non sono trasportabili. Per queste categorie - «non più dell'1% del totale» secondo i sindacati - riceveranno un compenso dall'Asl. Per le altre, invece, avranno solo il vaccino gratuito, ma nessun rimborso per il servizio eventualmente garantito.


Secondo esponenti sindacali locali della medicina generale «Si tratta di una decisione unilaterale dell'Asl di Brescia che lascia sgomenti. L'Asl ha deciso che le vaccinazioni verranno garantite nei distretti e non negli ambulatori dei medici, mettendo in difficoltà moltissime persone, soprattutto anziane che, ovviamente, non avranno il distretto nei pressi di casa - hanno spiegato -. Si ritorna nella stessa situazione critica del passato, quando la capillarità sul territorio non era garantita. Basti un dato su tutti a spiegare la non condivisibilità della scelta dell'Asl: prima del 2000, quando è iniziata la campagna vaccinale nei nostri ambulatori, veniva vaccinato il 15% delle persone che avevano diritto. Poi, la percentuale è salita al 70%, con punte del 94% in Val Camonica, al punto che la nostra realtà era diventata d'esempio per molte altre a livello regionale e nazionale».

Ed aggiungono: «Ci rendiamo conto che l'Asl vuole risparmiare. Ma, ovviamente, non condividiamo la strategia di colpire proprio i medici di medicina generale, senza darci alcuna possibilità di mediazione e di confronto - aggiungono -. Si tratta di un problema di priorità e, evidentemente, l'intento è di colpire i medici di famiglia, perché in altre Asl lombarde, compresa quella della Valcamonica, continuano ad essere loro a svolgere l'atto medico della vaccinazione antinfluenzale. Quel che temiamo è che molte persone, che rientrano nelle categorie a rischio, decideranno di non vaccinarsi, con le conseguenze che si possono immaginare sui costi per la sanità pubblica nel caso in cui si ammalino di influenza e richiedano addirittura ricoveri in ospedale perché anziani e con altre patologie concomitanti». Per ogni vaccinazione, oltre ovviamente al vaccino gratuito, l'Asl corrispondeva al medico di famiglia 6,16 euro lordi. «Ai quali si deve aggiungere il gettone di oltre 20 euro per l'accesso domiciliare» specificano all'Asl. Ogni medico, mediamente, lo scorso anno aveva effettuato 250 vaccinazioni a persone anziane o appartenenti a categorie a rischio. La decisione di quest'anno - fonte Asl - dovrebbe far risparmiare all'azienda sanitaria un milione di euro. I sindacati: «Ma quanto costa affittare locali e distogliere i dipendenti Asl dalle loro attività?».


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