Vai alla home page
 
rescrizione ossigeno liquido e concentratori
accesso a sispc
convegni medici
dpc
dpc
dpc
dpc
dpc
screening K polmonare
piani terapeutici
LINK DIRETTI AI CERTIFICATI INPS
CEDOLINO E VARIAZIONI ASSISTITI
  Notizie   
 
 
Pagina facebook

vai alla pagina facebook
 
Fism: fermare la de-medicalizzazione dell'assistenza

Inserito il 03 luglio 2012 alle 15:20:00 da fimmg1957. IT - Professione


La FISM (Federazione Italiana Società Medico Scientifiche) invita a tornare al rispetto del rapporto medico-paziente e a fermare l'attuale tendenza alla demedicalizzazione della sanità.

Istituire un gruppo di lavoro che definisca il ruolo strategico della professione medica nel Servizio sanitario nazionale, sia per quanto concerne l'attività di ricovero e cura sia per la corretta integrazione con la medicina del territorio. È la proposta che arriva dalla Fism (Federazione italiana società medico-scientifiche) nel Sanità day, la giornata di protesta per la difesa del Ssn che ha visto ieri scendere in piazza i sindacati di medici, veterinari, dirigenti sanitari, tecnici, professionali e amministrativi, dipendenti e convenzionati. «Di fatto» spiega il presidente della Fism, Franco Vimercati «il processo messo in atto dalla politica sanitaria in questi ultimi anni si caratterizza per la progressiva "de-medicalizzazione" di alcune prestazioni, che le politiche di "spending review", imposte dalla congiuntura economica, potrebbero accelerare ulteriormente». Questo processo rappresenta la risposta - sbagliata e inadeguata - all'incontrollato aumento che la domanda di prestazioni sanitarie ha fatto registrare nel tempo: «Si è rinunciato a correggerla attraverso un'analisi ragionata della domanda stessa» prosegue Vimercati «e di conseguenza si sono moltiplicati i fenomeni di inappropriatezza da cui incrementi ingiustificati della spesa sanitaria e dei tempi di attesa».
In altri termini, anziché coltivare una classe medica preparata, motivata e corresponsabilizzata all'ottimizzazione delle risorse e al governo della domanda, ci si affida sempre più spesso «a sperimentazioni di forme alternative di erogazione dell'assistenza che poggiano sulla progressiva riduzione della funzione e del ruolo dei medici»: si continua a ridurne il numero nei corsi di formazione e specializzazione, si favoriscono gli esodi, si tenta di accreditare e favorire le «nuove professioni» attraverso manifestazioni e convegni che «hanno come principale effetto la propaganda più che la proposta, la verifica e le analisi delle conseguenti ricadute sulla qualità effettiva della assistenza». Per la Fism si tratta di un errore, perché «la continua ricerca di modelli in apparenza più efficienti, ma non imperniati sulla centralità del rapporto medico-paziente possono generare incertezza nell'assistito, con conseguente ricorso a ulteriori prestazioni non giustificate o comunque onerose».

Di qui la proposta programmatica che la Federazione lancia nella cornice del Sanità day: «Siamo convinti» è il ragionamento di Vimercati «che una visione moderna dell'assistenza sanitaria debba tornare al rispetto del rapporto medico-paziente, laddove dare ascolto al paziente è la base per la diagnosi e la cura successiva. Il lavoro in sanità deve essere certamente un lavoro di squadra, ma vale la pena ricordare che la squadra funziona e vince se ogni giocatore mantiene la sua posizione ed il suo ruolo, basato sulle reali competenze e abilità professionali di tutti». Urge quindi affidare a un gruppo di lavoro tecnico la definizione del ruolo che il medico deve assumere oggi nel Ssn: «Solo così si potrà recuperare la professione e quei valori senza i quali il sistema sanitario italiano potrebbe progressivamente perdere le sue caratteristiche di universalità e solidarietà più volte riconosciute e invidiate».


Letto : 1038 | TORNA INDIETRO | Stampa la notizia | Stampa la notizia in pdf | Informa un amico
 
Sede
News sanitarie
 
Realizzato con ASP-Nuke 2.0.7 | 2024 © FIMMG-Pisa |  Contattami  |  Versione stampabile   | Feed  | 
ore 01:44 | 2420696 accessi | utenti in linea: 118