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Dura denuncia della FIMMG Pisa: medicina generale al collasso

Inserito il 29 gennaio 2022 alle 13:26:00 da fimmg1957. IT - Professione


Medicina generale al collasso: situazione insostenibile molti medici lasciano e i cittadini si troveranno senza assistenza, ma la FIMMG non ci sta.

Molti medici di medicina generale hanno lasciato e molti altri sono pronti a lasciare per l’insostenibile pressione cui sono sottoposti nel totale abbandono delle Istituzioni.

Questo lascerà senza assistenza molti pazienti anziani e malati cronici, a cominciare dalle aree remote e disagiate, e farà crollare gli ospedali.

Da due anni i medici di medicina generale stanno combattendo una battaglia durissima, a costo della loro stessa vita, contro il virus senza aver ricevuto il minimo aiuto da parte di Governo, Regioni e ASL. Sono soli innanzi alle mille richieste dei cittadini che trovano nel medico di medicina generale l’unica figura pronta ad ascoltarli e a dare risposte ai loro problemi. Ormai pure ammalarsi è diventato impossibile per i medici di famiglia perché non ci sono colleghi disposti ad affrontare l’incubo di sostituirli, giacché nessuno vuole più fare una professione svilita nel ruolo, affogata dalle mille regole burocratiche, lasciata priva delle risorse di personale ed organizzative necessarie per poter svolgere innumerevoli compiti che aumentano ogni giorno.

Chi può va in pensione, molti medici chiedono di ridurre gli assistiti, altri, entrati da poco in convenzione, lasciano schiacciati da una situazione insostenibile. Oltre ai moltissimi casi della pandemia e alla cura dei molti anziani cronici i medici di medicina generale devono lottare con norme burocratiche e procedure che rendono impossibile la vita ai cittadini ed agli stessi medici.

Devono farsi carico dei problemi derivanti dal collasso delle Istituzioni sanitarie che non sono in grado di svolgere i compiti che dovrebbero svolgere, costringendo i cittadini a rivolgersi agli unici che ci sono sempre, che non possono farsi scudo di filtri ed apparati, non possono chiudere gli ambulatori o rimandare le visite.

I medici di medicina generale hanno portato avanti una difficilissima campagna vaccinale sui pazienti più complessi, gli anziani, ed addirittura con una doppia campagna vaccinale: anticovid ed antinfluenzale. Alle numerose richieste di aiuto della categoria si è risposto con l’indifferenza e addirittura con le provocazioni come quella delle Regioni, proponendo “riforme” che relegherebbero il medico di medicina generale a semplice burocrate alle direttive di qualche apparato di nominati.

Oltre a questo ci sono le minacce e le intimidazioni di chi pretende esenzioni vaccinali con lettere di avvocati e tempeste di messaggi tanto da indurci a fare esposti alle Procure.

Tutto questo nell’assordante silenzio delle Istituzioni che ogni giorno continuano a caricare i MMG di nuove e spesso inutili incombenze come ad esempio i recenti piani terapeutici per i farmaci antidiabetici che si aggiungono a quelli per la bronchite cronica e per la fibrillazione, incuranti delle pesanti conseguenze che provocano sulla medicina generale con le loro decisioni prive di ogni motivazione logica stante che i suddetti farmaci sono in uso da anni.

Da sempre i medici di medicina generale chiedono l’abolizione dei piani terapeutici, che hanno provocato solo rendite di beneficio a vantaggio di pochi complicando la vita ai cittadini, ma certo non per essere sostituiti da procedure peggiori. Sembra che ci sia sempre qualcosa che i medici di medicina generale debbano dover dimostrare, come se la prescrizione di una terapia non sia già una scelta professionale ben meditata e di responsabilità.

Chi vuole la fine della medicina generale per sostituirla con burocrati o con assicurazioni sta gongolando perché crede di essere vicino a raggiungere l’obiettivo per esaurimento. Ebbene si sbaglia perché c’è chi resiste e che non potrà mai accettare questa situazione nell’interesse dei cittadini cui chiediamo di aiutarci nelle prossime battaglie che faremo per continuare a garantire una delle libertà fondamentali ancora rimaste: ossia di poter avere un medico di loro fiducia che abbia il tempo e i mezzi per assisterli.


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